Ambiente ed Energia

L'UNIDO è impegnata in prima fila nel sensibilizzare le aziende nei Paesi in Via di Sviluppo (PVS), affinchè la tutela dell'ambiente sia riconosciuta quale opportunità per acquisire competitività sui mercati internazionali e non come un vincolo gravoso cui adempiere.

Spesso si valutano la tutela ambientale e la crescita economica come due obiettivi inconciliabili, per cui la protezione dell'ambiente sarebbe solo un costo addizionale capace di rallentare lo sviluppo economico. Un forte impulso proveniente proprio dal settore privato sta mettendo fortemente in dubbio questo paradigma, obbligando a ripensare il rapporto ambiente/crescita economica.

Nuove normative ambientali e nuove esigenze da parte dei consumatori - in termini di "nuovi" prodotti e di "qualità" degli stessi - sono sicuramente una sfida per tutte le aziende, ma un'opportunità soltanto per quelle preparate ad adottare soluzioni innovative. Le parole chiave sono "efficienza", "innovazione" e "tecnologia" per favorire il miglioramento dei processi industriali, il riciclaggio e il riutilizzo dei materiali, la progettazione di prodotti che impiegano una quantità minore di materie prime, l'utilizzo di energia prodotta da fonti rinnovabili ed il risparmio energetico che consente un consumo inferiore per unità prodotta.

Le attività UNIDO sono indirizzate a diffondere fra gli imprenditori una maggiore consapevolezza sulle opportunità e le politiche di incentivazione per gli investimenti environmentally friendly nelle economie emergenti. UNIDO ITPO Italy porta avanti programmi ed attività di carattere promozionale e tecnico incentrati sulla definizione, valutazione e promozione di progetti di investimento. Allo scopo di incentivare la partecipazione privata alla realizzazione di progetti eco-compatibili promuove gli investimenti e il trasferimento di tecnologia ed identifica progetti di partenariato industriale o tecnologico, nonchè opportunità d'investimento in diversi paesi in via di sviluppo.

La collaborazione industriale, tra aziende dei paesi più avanzati e quelle dei paesi in via di sviluppo, ha un ruolo fondamentale nell'innescare processi di crescita in grado di soddisfare le necessità attuali senza compromettere le possibilità delle future generazioni.

Tutela ambientale e qualità del prodotto

Si è osservato negli ultimi anni un significativo mutamento della domanda nei mercati più ricchi e sviluppati. I consumatori cominciano ad integrare il concetto di “qualità ambientale” nella percezione generale di “qualità del prodotto”.

In un numero crescente di mercati, l’impatto ambientale è diventato un aspetto costitutivo del prodotto insieme alle caratteristiche tradizionali quali durata, affidabilità, colore o gusto. La qualità ambientale fa riferimento alle caratteristiche fisiche del bene ed anche all’impatto del relativo processo produttivo o di quello di erogazione del servizio. Pur non trattandosi di un fenomeno esclusivo dei paesi sviluppati, i consumatori dei paesi OCSE esigono che i beni e servizi che acquistano garantiscano la protezione ambientale e i relativi requisiti di salute.

Impatto ambientale e competitività

Grazie alle nuove normative in materia ambientale, alcune aziende iniziano a considerare gli ecosistemi come veri produttori di “beni e i servizi” con un valore economico e, dunque, quale parte integrante del proprio capitale da gestire con intelligenza.

Si stanno evidenziando nuove economie legate all’ambiente e attraverso la creazione di nuovi diritti di proprietà, l’istituzione di mercati per titoli che rappresentano riduzioni di emissioni (come quelli legati al Protocollo di Kyoto, l’aumento della domanda di prodotti di agricoltura biologica e sostenibile, l’applicazione di schemi di prezzi differenziati per l’utilizzo di acqua e/o energia e altri meccanismi, si vanno delineando sistemi d’incentivi per l’utilizzo razionale delle risorse.

In questo contesto, nei paesi più avanzati ma soprattutto nei PVS, il vantaggio competitivo andrà alle imprese che riusciranno a soddisfare la domanda di un’ampia parte dei consumatori con il più basso impatto ambientale. 

Lo sviluppo dei beni e servizi ambientali, la crescente domanda dei prodotti le cui caratteristiche rispettano l’ambiente e l’impiego di eco-tecnologie, che consentono risultati simili a quelli raggiunti con altre tecnologie disponibili ma con un impatto ambientale minore, mette in evidenza come la variabile “ambientale” sta diventando sempre più importante per l’impresa ai fini della sua redditività, della sua competitività e, in alcuni casi, della sua stessa sopravvivenza.

Un nuovo approccio

Tale cambiamento culturale del modo di intendere le opportunità di affari e gli aspetti delle attività produttive, non deve considerarsi proprio soltanto delle multinazionali o dei paesi sviluppati. Anche per le aziende dei paesi in via di sviluppo una strategia compatibile con l’ambiente e la sostenibilità delle attività di impresa può produrre un numero crescente di vantaggi, quali minori consumi di risorse, abbassamento dei costi legati ad incidenti ambientali e riduzione nel numero di multe e sanzioni, miglioramento dei rapporti con i diversi stakeholders, accesso a finanziamenti agevolati ed ad altri schemi di incentivi.

In questo nuovo contesto globale soltanto un approccio proattivo, volto a rendere più efficace ed efficiente la gestione delle problematiche ambientali e all’identificazione delle nuove occasioni di business, permetterà alle aziende dei PSV di vedere l’ambiente non come un vincolo ma come una fonte di opportunità attraverso la quale acquisire competitività, innovazione ed accesso ai mercati per i propri prodotti.

Servizi offerti

  • identificazione di opportunità d’investimento
  • promozione degli investimenti
  • collaborazione con competenti istituzioni tecniche per la valutazione di fattibilità tecnologica dei progetti
  • ricerca degli strumenti finanziari adatti alla realizzazione di progetti eco-compatibili
  • assistenza all’utilizzo dei meccanismi di mercato che permettano la creazione di nuovi asset integrabili in alcuni progetti ambientali, quali il Clean Development Mechanism (CDM) del Protocollo di Kyoto