Senegal

Informazioni generali

Nome completo Repubblica del Senegal
Capitale Dakar
Moneta CFA Franc (XOF)
Lingue ufficiali Francese (ufficiale), Wolof, Pulaar, Jola, Mandinga, Serer
Passaporti e visto Necessario passaporto, con validità residua di almeno sei mesi. Visto d’ingresso non necessario.

Perchè Senegal

Il Senegal è un’ economia emergente con un forte potenziale di crescita. Sebbene presenti un economia relativamente diversificata, molte opportunità in diversi settori sono ancora inesplorate.

Il Paese è fortemente dipendente dagli investimenti esteri diretti. Le industrie più importanti per le esportazioni sono: l’industria del fosfato, la produzione di fertilizzante, e la pesca commerciale. Il Paese si sta attualmente specializzando in alcuni progetti relative ai minerali ferrosi e all’estrazione di petrolio. Il Fondo Monetario Internazionale ha completato nel 2010 una iniziativa di supporto ed ha approvato un nuovo progetto triennale a dicembre dello stesso anno con l’obiettivo di assistere le riforme economiche in Senegal. Il Paese è inoltre destinatario di circa $540 milioni da parte del “Millennium Challenge Account” per lo sviluppo delle infrastrutture e del settore agricolo. Pur avendo nel 2012 sperimentato una lieve ripresa, l’economia Senegalese continua a soffrire di alcuni problemi strutturali come la carenza di offerta energetica, che ha causato numerose proteste ed è tra i principali motivi di migrazione per la popolazione senegalese disoccupata.  

Crescita economica. La crescita del Senegal negli ultimi anni è stata lenta impedendo uno sviluppo inclusivo e una significativa riduzione della povertà. Un periodo di relativamente forte crescita è quello che è andato dal 1995 al 2005 (4,5%) ed ha portato ad un sostanziale declino nella povertà (dal 68% al 48%). Tuttavia, nel 2006-2013 la crescita è rallentata ad una media di 3,4% a causa dell’incapacità del Governo di attuare ampie e rapide riforme per affrontare la povertà, i problemi persistenti nel settore energetico, la carenza di infrastrutture, la scarsa efficienza degli investimenti pubblici e la significativa ma improduttiva spesa pubblica. Inoltre, il Senegal è stato colpito da una serie di shock esogeni, come i vertiginosi aumenti dei prezzi di cibo e carburante, la crisi finanziaria globale, siccità e inondazioni regionali, e, più recentemente, l’incidenza dell’Ebola. Di conseguenza, la povertà è diminuita solo leggermente negli ultimi anni ed attualmente stabile a circa il 47% della popolazione.

Per uscire dalla trappola della bassa crescita e della alta povertà, il governo ha messo a punto un ambizioso programma ("Piano Sénégal emergente", PSE). Il PSE intende rendere il Senegal un centro di importanza strategica per l'Africa occidentale con la realizzazione di una forte crescita che sia però anche inclusiva. Questo programma si articola su tre pilastri:

• una crescita sostenibile attraverso la trasformazione strutturale;

• lo sviluppo umano e la protezione sociale;

• una migliore governance, la pace e la sicurezza.

Il PSE prevede riforme strutturali per attrarre investimenti diretti esteri e aumentare gli investimenti privati. Inoltre si propone di limitare la spesa pubblica e il consumo aumentare il risparmio, in modo da poter finanziare maggiori investimenti pubblici in capitale umano e infrastrutture.


Settore primario: arachidi, cotone, miglio, sorgo, riso, pomodori, legumi; bestiame, pollame, risorse ittiche.
Settore secondario: Attività estrattive, petrolio, minerali preziosi, attività navali. 
Settore terziario: Turismo

Opportunità di investimento in Senegal

l’APIX promuove gli investimenti esteri nel Paese, sulla base di incentivi di natura fiscale e doganale (sospensione dall’IVA, Credito di imposta).

Il settore ittico. Il pesce è una fonte importante di proteine ​​per la popolazione senegalese. La pesca svolge un ruolo dominante nella politica del governo relativamente all’emergenza occupazionale del Paese. Attualmente infatti, essa assicura circa 100.000 posti di lavoro diretti per i cittadini, di cui oltre il 90% sono nel settore ittico su piccola scala.

Diversamente dalla maggior parte dell'industria senegalese, l'industria della pesca è cresciuta rapidamente negli ultimi decenni. Le acque senegalesi sono molto ricche di un vasto numero di specie di pesci molto apprezzati nei mercati mondiali. La crescente domanda internazionale rende il pesce una risorsa sempre più preziosa. Si tratta di un settore con grandi prospettive di crescita, ma anche numerose problematiche: il Senegal non è attualmente in grado di sfruttare al meglio questa risorsa.Il settore della pesca industriale può essere suddiviso in quattro categorie: pesca costiera, di superficie, di profondità, e d'altura (principalmente tonno).

La maggior parte del pesce fresco è catturato dai pescatori artigianali, e consegnato agli stabilimenti di trasformazione industriali situati intorno Dakar, mentre la maggior parte del pesce congelato proviene dalle flotte di pescherecci dotati di strutture di congelamento. Il tonno è destinato principalmente all'inscatolamento.

I principali mercati di esportazione sono l'Unione Europea (che assorbe il 42% delle esportazioni di pesce fresco), il Giappone (che importa soprattutto invertebrati - cefalopodi, gamberetti) e altri paesi africani (importanti soprattutto per le vendite di pesce congelato e salato, su cui il margine di profitto è piuttosto sottile).

La fabbriche senegalesi per la lavorazione del pesce devono affrontare due difficoltà principali:

1) i margini di profitto basso. Tra le quattro categorie di esportazioni di pesce (fresco intero, filetti freschi, congelati, salati e/o affumicati) solo i primi due hanno margini di profitto accettabili. Per le altre due categorie, i ricavi coprono a malapena i costi, ad eccezione di cefalopodi e gamberetti. Nonostante i margini di profitto più elevati, il pesce fresco rappresenta solo circa il 15% delle esportazioni.

2) su piccola scala. Gli impianti di lavorazione del pesce sono spesso piccole e medie aziende, con accesso limitato ai finanziamenti; questi limiti inibiscono la loro capacità di espansione e accrescimento dell’attività, rendendoli estremamente dipendenti dai finanziamenti esteri.

Nel mese di novembre 2014, dopo otto anni, l'UE e il Senegal hanno firmato un nuovo accordo quinquennale di partenariato nel settore della pesca sostenibile. L'accordo si basa sui principi di sostenibilità delle risorse, di buon governo e di sviluppo locale. L’UE investirà 750.000 € l'anno destinati allo sviluppo del settore della pesca locale. In particolare, il sostegno sarà diretto al miglioramento della sorveglianza, alla lotta contro la pesca illegale, e alla promozione della cooperazione tecnico/scientifica. I pescatori artigianali locali beneficeranno direttamente delle operazioni di conservazione e riabilitazione delle zone di pesca a rischio e degli ecosistemi vulnerabili,  da cui dipende il loro sostentamento.

Energie Rinnovabili: Si punta allo sviluppo dell’idroelettrico, dell’eolico e delle biomasse.
Incentivi agli investimenti: l’APIX promuove gli investimenti esteri nel Paese, sulla base di incentivi di natura fiscale e doganale (sospensione dall’IVA, Credito di imposta).

Programmi in corso

Pesca in Africa Occidentale: Study Tour in Italia per favorire partnership e acquisire le "best practices" nel settore ittico
UNIDO ITPO Italia all'incontro del comitato regionale del progetto pesca in Africa occidentale
UNIDO ITPO Italy all’Osservatorio per la Pesca nel Mediterraneo
Presentazione del progetto di assistenza tecnica ai pescatori dell’Africa Occidentale
Tavola Rotonda degli Ambasciatori “Sinergie per lo sviluppo dell’imprenditoria e le competenze locali in Africa”