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UNIDO ITPO Italy

www.unido.it

L'Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (UNIDO) assiste i Paesi in Via di Sviluppo (PVS) e quelli con economie in transizione, al fine di favorire uno sviluppo industriale sostenibile e la cooperazione internazionale tra le imprese. Per mezzo dei suoi 52 uffici nei PVS e in collaborazione con i 171 Paesi membri, UNIDO persegue tale scopo attraverso la mobilitazione di risorse umane, conoscitive e tecnologiche, grazie alle quali favorisce l’occupazione produttiva e lo sviluppo industriale sostenibile.

Il Dr. Li Yong è stato eletto come nuovo Direttore Generale di UNIDO, il 28 giugno 2013.

L’UNIDO ITPO (Ufficio per la Promozione Tecnologica e degli Investimenti) Italy, con sede a Roma, opera dal 1987 in virtù di un accordo siglato tra UNIDO ed il Governo Italiano. L’ufficio ha il mandato di contribuire allo sviluppo industriale ed alla crescita economica dei PVS, identificando e mobilizzando risorse tecniche, finanziarie e manageriali al fine di conseguire occupazione, competitività economica e tutela ambientale.

L’ITPO Italy ha avviato programmi specifici di sviluppo industriale volti a coinvolgere vari settori ove l’Italia eccelle, quali l’agro-alimentare, il tessile, il conciario-calzaturiero, l’ambiente e le energie rinnovabili. Tale impegno si basa, in prevalenza, sulla promozione del partenariato industriale, sul miglioramento degli standard tecnologici e qualitativi e sul capacity-building alle istituzioni cooperanti.

Dal 2004, la dottoressa Diana Battaggia è il Direttore dell'UNIDO ITPO Italy


Cooperazione Italiana allo Sviluppo

www.cooperazioneallosviluppo.esteri.it www.agenziacooperazione.gov.it

Le attività della Cooperazione italiana sono regolate dalla Legge n.49 del 1987 con la quale si è creata l'attuale Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo nell'ambito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Il 29 agosto 2014 è entrata in vigore la nuova Legge n. 125 del 2014 – “Disciplina Generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo” – che definisce la cooperazione come “parte integrante e qualificante della politica estera”.

La nuova normativa da un lato ha l’obiettivo di aggiornare in modo sistematico la fotografia del sistema dopo 27 anni dall’approvazione della Legge 49/1987 sulla Cooperazione allo sviluppo, rimettendo in ordine soggetti, strumenti, modalità di intervento e principi di riferimento maturati nel frattempo nella comunità internazionale; dall’altro, quello di adeguare il sistema italiano di cooperazione allo sviluppo ai modelli prevalenti nei Paesi partner dell’Ue.

L’articolo 23 della legge 125/2014 introduce una importante novità: il Sistema italiano della cooperazione internazionale. I diversi e numerosi attori della nostra cooperazione, pubblici e privati, sono chiamati a lavorare insieme e promuovere azioni più coerenti, con maggiore impatto e maggiore efficacia.

Si tratta di mettere insieme le amministrazioni dello Stato, le Università, i soggetti della cooperazione decentrata, tutto il mondo no profit dalle organizzazioni non governative alle fondazioni private, dalle associazioni delle diaspore al mondo della finanza etica e del commercio equo e solidale - coinvolgendo a pieno titolo le imprese e il mondo profit, attori questi ultimi essenziali per la nuova cooperazione. Quello di fare Sistema e  promuovere la coerenza tra le politiche e le iniziative di cooperazione è uno degli obiettivi più importanti della nuova legge.

L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo è una delle principali novità della legge di riforma della cooperazione, ha iniziato ad operare nel gennaio del 2016 con l’ambizione di allineare l’Italia ai principali partner europei e internazionali nell'impegno per lo sviluppo. L’Agenzia è un modello che dovrà rispondere all'esigenza di una cooperazione più professionale e innovativa, con il necessario grado di flessibilità degli strumenti in uno scenario che è in continuo mutamento. L'Agenzia ha la sua sede centrale a Roma, una sede a Firenze e 17 sedi all'estero per il monitoraggio, l’implementazione e l’analisi sul terreno delle esigenze di sviluppo dei Pesi partner. Una di queste sedi estere è a Maputo, Capitale del Mozambico.


CPI – Centro di Promozione degli Investimenti

www.cpi.co.mz

Il Centro di Promozione degli Investimenti è stato istituito dal Governo del Mozambico con l’obiettivo di attirare gli investimenti nazionali ed esteri nel paese.

Il CPI, istituzione presso la quale UNIDO ITPO Italy ha istituito un DESK alle proprie dipendenze, offre un pacchetto di servizi per assistere gli investitori stranieri, facilitare la creazione di imprese e l’accesso agli incentivi offerti dal governo. Fra i ruoli essenziali del CPI possiamo annoverare:

  • promozione ed attrazione degli investimenti diretti nazionali ed esteri;
  • ricezione e approvazione delle proposte e dei progetti di investimento;
  • assistenza istituzionale per gli investitori durante le pratiche di approvazione e attuazione dei progetti di investimento in loco e per l’acquisizione di licenze commerciali;
  • supporto nella concessione di incentivi fiscali e doganali per gli investitori;
  • programmi di formazione per le aziende locali;
  • monitoraggio e follow-up della realizzazione di progetti e l’identificazione degli ostacoli all’imprenditoria nel paese.

DGCS

www.esteri.it/mae/it/ministero/struttura/dgcoopsviluppo/