Allevamento

Dal 1992, il settore dell’allevamento in Mozambico ha registrato una crescita significativa per quanto riguarda i bovini e i piccoli ruminanti, ma il paese è ancora dipendente dalle importazioni per quasi tutti i prodotti, poiché la zootecnia è un settore dal potenziale ancora inespresso.

Secondo i dati statistici del 2013 sui consumi nazionali, il grado di dipendenza dalle importazioni è stato del 28% per le carni bovine, del 7% per le carni dei piccoli ruminanti, il 24% per il pollo e il 27% per le uova. Il picco si registra con il latte e i suoi derivati di cui si importa circa il 90% di ciò che è consumato.

Potenziale di sviluppo

  • La classe media (in crescita) ha innalzato la domanda di carne di qualità;
  • Il mercato è in costante aumento, soprattutto a Maputo e nelle zone turistiche;
  • Possibilità di inserirsi nel mercato locale limitando così le importazioni dal Sud Africa;
  • Sostegno da parte del governo;
  • Aumento della domanda di carni fresche e processate nel nord del Paese, dove la ricchezza generata dalle attività industriali comporta una nuova richiesta di prodotti di alta qualità.

Sfide

  • Le PMI non allevano animali di qualità;
  • Scarsità di servizi di supporto (veterinaria, l'inseminazione, etc.) per i piccoli produttori.

Punti deboli

  • Elevati costi del mangime per pollame, dei medicinali e degli integratori alimentari. I mangimi  premiscelati sono di importazione poiché non vi sono fonti economiche alternative di proteine a disposizione;
  • La malattia di Newcastle è sotto controllo ma rimane un rischio;
  • La produzione non soddisfa la domanda nazionale per cui il governo è costretto ad aprire alle importazioni. Tuttavia, alcuni compratori locali manipolano i tempi e le quantità importate;
  • Vi sono vivai ma non uova fertili a sufficienza. È necessario rivalutare gli impianti di riproduzione e investire in vivai e incubatoi.

 Bovini

La bassa produttività di carne bovina è dovuta principalmente a:

  • Forte dipendenza da pascoli spontanei, scarsi o addirittura assenti nella stagione secca a causa degli incendi frequenti;

  • Scarsità di punti di abbeveraggio: gli animali sono costretti a percorrere lunghe distanze con conseguente cambiamento della condizione fisica, perdita di peso e perdita di capi;

  • Perdita di capacità riproduttiva a causa delle precarie condizioni fisiche;

  • Indisponibilità di prodotti per l’ingrasso;

  • Scarsa capacità tecnica e specializzazione;

  • Alta frequenza di malattie per mancanza di programmi di controllo patologici e scarsi servizi di assistenza veterinaria;

  • Tubercolosi, brucellosi, tripanosomiasi e malattie trasmesse dalle zecche.

Lo sviluppo del settore dell’allevamento bovino è perseguibile tramite le seguenti attività:

  • Formazione degli allevatori e dei loro tecnici nella gestione del bestiame;
  • Costruzione recinzioni per il pascolo di rotazione;
  • Costruzione di pozzi e dighe con sistemi di raccolta a energia solare o eolica, serbatoi e mangiatoie;
  • Implementazione di attrezzatura per la lavorazione del fieno;
  • Introduzione di bovini da carne attraverso l’inseminazione artificiale;
  • Identificazione e registrazione dei capi per la selezione dei migliori esemplari.

Ruminanti

Due settori principali di allevamento di ruminanti in Mozambico:

• Il settore artigianale comprende oltre l'85% delle carni bovine e il 96% dei piccoli ruminanti. I piccoli allevatori, tuttavia, non hanno attitudine commerciale né adeguati strumenti veterinari, gli animali sono nutriti tramite pascoli comunitari (la loro condizione fisica varia a seconda della stagione) e pertanto la produttività è bassa.

• Il settore commerciale, anche se non molto significativo in termini di redditività, è leggermente più produttivo.


 Lattiero Caseario

La produzione di latte ha un grande potenziale di sviluppo.

Ad oggi, in Mozambico, operano un gruppo di produttori di latte a livello semi-commerciale a Beira e quattro cooperative artigianali nella provincia di Manica. Gli output di questi gruppi sono ancora troppo limitati per soddisfare le esigenze di consumo del mercato domestico: i sistemi di produzione sono a basso rendimento, la resa media è di 5 litri al giorno per esemplare e la percentuale di vacche da latte è inferiore al 50%.

Punti deboli

  • Carenza di animali da latte;
  • Mancanza di conoscenze tecniche da parte degli allevatori e delle parti interessate;
  • Mancanza di attitudine imprenditoriale per migliorare le condizioni di produzione (strutture, sistemi di irrigazione, mungitura e sistemi di stoccaggio del latte);
  • Elevati prezzi dei prodotti per l'alimentazione animale;
  • Alta incidenza di malattie, in particolare tubercolosi e brucellosi;
  • Difficoltà nel trattamento della mastite dovute alla carenza di farmaci (importati) anti-mastite;
  • Scarsa integrazione fra produzione, trasformazione e commercializzazione

Potenziale di sviluppo

  • Crescente domanda interna di latte pastorizzato, formaggio, yogurt, burro;
  • Il 90% dei prodotti lattiero-caseari sono importati ma la produzione locale ha potenziale per essere competitiva

Sfide

  • Il consumo è limitato alle aree urbane per il momento;
  • Materie prime deperibili a causa dei limitati magazzini frigoriferi;
  • Mancanza di etichette per distinguere i prodotti di produzione nazionale da quelli importati.

 Avicoltura

La maggiore concentrazione di allevamenti di galline si trova nella parte centrale del paese (Sofala, Manica, Tete e Zambezia) con il 49% della produzione totale.

Le Anatre, la seconda specie più allevata, si trovano principalmente nel Sud del Paese (50,9%) mentre le faraone, come i polli, si concentrano nelle regioni centrali (59,4%). I maggiori allevamenti di tacchini (41,4% del totale nazionale) si trovano nella provincia di Inhambane e la più alta concentrazione di oche (38,8%) è situata nella parte meridionale del Mozambico.

Secondo ILRI (http://www.ilri.org/mozambique), la maggior parte della carne di volatili ufficialmente commercializzata proviene dal settore privato e dalle piccole cooperative.

La produzione

Due principali sistemi di produzione di pollame: l’allevamento artigianale su piccola scala (predominante) e l’allevamento intensivo. I due sistemi si differenziano notevolmente per quanto riguarda i numeri, i tipi di volatili, le pratiche di sicurezza e il management.

La maggior parte degli allevamenti di pollame si trovano nel sud del paese ma, probabilmente, la situazione è destinata a cambiare data la crescente importanza che stanno assumendo le regioni settentrionali. Sarà più vantaggioso, dunque, produrre mangimi ed altri input agricoli nella parte settentrionale del Mozambico.

In un paese come il Mozambico, dove due terzi del territorio è infestato dalla mosca tse-tse che limita la produzione di bestiame, l’allevamento di volatili ha assunto una grande importanza. Tuttavia, l'industria deve affrontare una serie di sfide che riguardano, in particolare, la gestione, le carenze nutrizionali, le malattie e le condizioni climatiche avverse.

L’allevamento commerciale

La produzione commerciale del pollame offre notevoli quantità di carne ai mercati urbani e contribuisce significativamente al reddito di numerose famiglie. Normalmente il sistema è praticato nelle aree urbane e peri-urbane del paese e si avvale di tecniche di allevamento intensivo.

Il sistema prevede l’allevamento di specie ibride (in gabbia) di tipo uniforme ed in determinate fasce di età. La volubilità della qualità dei mangimi costituisce un grave problema.

I pollai sono realizzati con mattoni di terracotta e tetti di lamiera. Ogni pollaio è dotato di mangiatoie e abbeveratoi. Generalmente si pratica un’assistenza veterinaria minima basata su vaccinazioni contro ND, gumboro e bronchite infettiva, ma ciò varia di azienda in azienda.

L’allevamento rurale

Generalmente, i polli sono allevati in maniera tradizionale e su piccola scala; tale sistema fornisce la maggior parte della carne e delle uova consumate nelle zone rurali.

Da aprile a luglio si ha la produzione più alta, mentre generalmente è più bassa da agosto a dicembre. La fertilità e le schiuse sono regolari ma le possibilità di sopravvivenza dei pulcini appena nati sono limitate dal momento che le chiocce riescono a portare solo 2-4 pulcini alla maturità.

Pollai: A volte le galline sono costrette a trovare rifugio dove possono, sotto cespugli/alberi e nei granai. La mancanza di pollai incide sulla produzione in quanto spesso si verificano perdite dovute alla predazione.

Alimentazione: La scarsa disponibilità di mangimi e di acqua è spesso un grande limite per la produzione. Si ha foraggio a sufficienza solo quando la stagione di raccolto è redditizia e il terreno è ricco di vermi e insetti. Gli allevatori riscontrano maggiore mortalità fra gli animali quando i raccolti agricoli sono scarsi.

Malattie: Le malattie costituiscono uno dei principali ostacoli allo sviluppo del settore dell’allevamento in quanto limitano l’aumento del numero dei capi e, in alcuni casi, il loro commercio. La mancanza di preparazione in merito alla situazione epidemiologica, la scarsa rilevanza di misure di controllo, profilassi e trattamenti sono le principali cause delle enormi perdite economiche che subiscono i produttori, dal piccolo contadino all’allevatore intensivo. La mortalità dei polli è stata gradualmente ridotta grazie alle campagne di vaccinazione condotte da governo e ONG. Il miglioramento di alcune pratiche sanitarie a basso costo, inoltre, ridurrebbe l’incidenza di altre malattie come Fowl Pox e infestazioni da parassiti.

Potenziali di sviluppo

  • La domanda di pollame è cresciuta significativamente in tutto il continente africano;
  • Il consumo di pollame è più che raddoppiato in più di 10 paesi africani nel corso dell'ultimo decennio ma l’offerta copre solo il 50% del mercato interno;
  • Opportunità per gli attori locali di inserirsi nel mercato sfruttando il vantaggio geografico;
  • Nonostante la domanda interna in Mozambico sia cresciuta lentamente, si prevede che triplicherà nei prossimi 10 anni, passando dalle 42.000 tonnellate del 2010 a 137.000 tonnellate nel 2020;
  • Il foraggio rappresenta il 75% dei costi totali. Con lo sviluppo della produzione dei mangimi di soia si potrebbero diminuire significativamente i costi;
  • Forte sostegno del governo.

Opportunità di investimento

  • Possibilità di inserirsi nel mercato locale che è dipendente dalle importazioni;
  • Significative opportunità in tutta la catena del valore, data la crescente domanda. (ad esempio, la coltivazione e la trasformazione della soia per mangimi);
  • Le principali zone di produzione sono: Nampula (Nord), Manica (Centro) e Maputo (Sud).

 Sfide

  • Elevati costi delle materie prime importate per il foraggio;
  • Le grandi produzioni (25.000 uccelli a settimana) del Nord del paese sono molto distanti dai siti di ingresso, con conseguenti costi di trasporto e difficoltà logistiche;
  • I produttori del Sud importano a basso costo dal Sud Africa.

 

Sources:

www.minag.gov.mz
www.fao.org

www.africaneconomicoutlook.org