UNIDO ITPO Italy promuove due tavole rotonde alla conferenza di alto livello Women 4 Mediterranean a Lisbona

- 10-11 Ottobre 2018

UNIDO ITPO Italy promuove due tavole rotonde alla conferenza di alto livello Women 4 Mediterranean a Lisbona

Lisbona, 11 ottobre 2018 - Nell’ambito del progetto UNIDO “Promuovere l'emancipazione femminile per un’industria sostenibile nella regione MENA”, UNIDO ITPO Italy ha collaborato all’organizzazione di due tavole rotonde a Lisbona durante la Conferenza di Alto Livello “Women4Mediterranean Conference”. Il Forum costituisce la più importante piattaforma del Mediterraneo per discutere, scambiare idee e promuovere la partecipazione della donna in campo politico, economico e sociali, per portare soluzioni alle sfide locali e per mettere a confronto i più importanti stakeholder e leader dalla zona euro-mediterranea. Circa 50 persone provenienti da Paesi appartenenti alla regione MENA hanno partecipato alla discussione durante le due tavole rotonde. 

Il primo workshop, intitolato “Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione per l’uguaglianza e l’emancipazione femminile”, ha avuto di aumentare la consapevolezza sulle opportunità offerte dal settore ICT per l’emancipazione delle donne in campo economico, in particolare nella regione MENA e con i Paesi Africani ed Europei. Inoltre, l’evento non solo ha approfondito i pre-requisiti utili per trarre beneficio da queste opportunità, dall’ecosistema ICT e dallo sviluppo di competenze, ma ha anche sondato l’apertura di mercato e le opportunità di business con altre regioni.

La digitalizzazione, inoltre, può fornire grandi opportunità per raggiungere l’uguaglianza di genere, permettendo alle donne di farsi sentire non solo nelle proprie comunità ma anche a livello globale. I consigli emersi da questa tavola rotonda hanno evidenziato il bisogno di aumentare l’innovazione e la mentalità analitica per fornire opportunità per lo sviluppo ICT e per le competenze digitali. Tutto ciò include le donne e le ragazze a partecipare ad eventi digitali ed iniziative, per esempio gli hackathon.  Esiste la necessità di mostrare modelli di imprenditrici donne nel settore ICT e fornire attività di mentoring adeguati alle ragazze e alle donne che aspirano a diventare imprenditrici, con l’obiettivo di rompere stereotipi culturali e preconcetti legati alle donne nell’economia digitale.

Sviluppare competenze e costruire autostima occorre anche combattere le convinzioni errate e l’autocensura, promuovendo l’idea che esistono posti di lavoro nell’economia digitale. Infine, è possibile offrire servizi finanziari adattati alle esigenze delle start up (per esempio i venture capital o il crownfunding) e generare consapevolezza tra gli investitori sulla redditività di aziende guidate dalle donne.

Il secondo workshop organizzato in collaborazione con UNIDO e FAO s’intitolava invece “Le donne costruiscono il futuro delle tecnologie alimentari”. Oggi, infatti, l’industria alimentare è una delle più grandi fra quelle relative al settore manifatturiero e le nuove tecnologie stanno già permettendo di ripensare la maniera in cui il cibo è prodotto e la domanda è gestita. Con la scarsità di suolo e di risorse idriche e una domanda globale di sicurezza alimentare e di prodotti di alta qualità in aumento, usare tecnologie e soluzioni innovative in campo alimentare rappresenta un grande potenziale di business ed è foriero di opportunità di lavoro anche per le donne. Queste vanno dai metodi di produzione al packaging, passando per la conservazione e la distribuzione del cibo e per ricerca di nuove formule e tecnologie per adattarsi alle nuove richieste relative agli standard di qualità, sicurezza e sostenibilità.

Il workshop ha approfondito le opportunità di business offerte dalla trasformazione del settore alimentare e ha sottolineato il ruolo cruciale delle donne nel ripensare le tecnologie alimentari. Per sostenere l’emancipazione femminile in campo rurale, i partecipanti hanno consigliato di investire in infrastrutture, nella logistica e nella connettività per ridurre l’isolamento, agevolare i pagamenti e l’accesso ai mercati e sostenere l’innovazione e gli investimenti nell’agricoltura moderna e sostenibile così come nell’agroindustria.

Inoltre, è consigliabile agevolare la transizione dal settore formale a quello informale; incoraggiare l’inclusione finanziaria delle donne e svilupparne relativi prodotti; investire nella raccolta dati, nell’analisi e nella diffusione  di dati suddivisi per sesso; e adottare un approccio versatile nel progettare prodotti che siano rivolti alla donna della zona rurale dando spazio alla sua soft skill, all’alfabetismo finanziario, alla conoscenza dei diritti e all’istruzione cercando in tutto questo di coinvolgere anche l’uomo.