UNIDO ITPO Italy unisce le forze per emancipare le donne attraverso l’imprenditoria nella regione MENA (Medio Oriente e Nord Africa)

Barcellona, Spagna - 3-4 Maggio 2018

UNIDO ITPO Italy unisce le forze per emancipare le donne attraverso l’imprenditoria nella regione MENA (Medio Oriente e Nord Africa)

Barcellona, 3-4 Maggio 2018 – UNIDO ITPO Italy ha partecipato alla discussione riguardante la seconda fase del progetto sulla Promozione dell’Emancipazione delle Donne (PWE) per uno Sviluppo Industriale Inclusivo e Sostenibile nella regione MENA. L’incontro si è tenuto a Barcellona ed ha contato sia sulla partecipazione di rappresentanti a livello ministeriale e che di quella di associazioni di donne imprenditrici in Medio Oriente ed in Nord Africa (MENA); inoltre erano presenti rappresentanti di UNIDO, UN Women, FAO, l’Agenzia Internazionale per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e l’Unione per il Mediterraneo (UfM).

La seconda fase è stata sviluppata partendo dalle ‘best practices’, le lezioni imparate e le sfide identificate durante la prima fase del progetto di UNIDO, in combinazione con le raccomandazioni fornite da valutazioni indipendenti. L’importanza di estendere il progetto ad una seconda fase è stata sottolineata dal Ministero dell’Industria e da associazioni di donne imprenditrici durante i Comitati Direttivi tenutisi in Amman (Luglio 2016), Roma (Aprile 2017) e Barcellona (Maggio 2018). La consultazione per la Fase II ha quindi riunito rappresentanti dei diversi ministeri relativi all’industria, lo sviluppo economico, l’agricoltura, ai diritti della donna nella regione, e da rappresentanti di associazioni di donne imprenditrici, alcune delle quali già coinvolte nella prima fase del PWE. Pierre Omran dal Ministero dell’Industria libanese ha confermato che mentre la cooperazione tra i Ministeri dell’industria e dell’agricoltura è abbastanza comune, la Fase II potrà beneficiare in grande misura dalla cooperazione aggiunta e dal coinvolgimento dei ministeri che si occupano di questioni sociali e di genere.

La seconda fase beneficerà delle sinergie e dell’intervento congiunto di UN Women e FAO, che rappresentano un importante complemento all’azione di UNIDO. Il progetto si appoggerà sulla rispettiva e diffusa expertise della regione, in particolare in tema di politiche e di promozione, e nel fornire assistenza tecnica per far avanzare le donne nelle pratiche di produzione industriale.

Le donne continuano a fronteggiare notevoli sfide nel realizzare il loro pieno potenziale economico nella regione MENA e questa situazione a sua volta soffoca la crescita per lo sviluppo economico e sociale sostenibile della regione. Perciò, il progetto congiunto investirà grandi sforzi per creare un ecosistema favorevole alle donne imprenditrici, con tutte le dovute considerazioni per le realtà dei luoghi di implementazione. Il progetto ha lo scopo di alleviare i persistenti livelli di emarginazione rurale, incrementare l’accesso a tecnologie ed informazione e di migliorare il controllo sulle risorse. Tutto ciò sarà complementato dallo sviluppo delle capacità delle donne di migliorare la quantità e la qualità della loro produzione e dando loro gli strumenti per accedere ad opportunità di integrazione nei mercati locali, regionali ed internazionali. I fondi per la seconda fase sono già stati garantiti da AICS mentre l’etichetta del progetto sarà dell’Unione per il Mediterraneo.

Le discussioni hanno evidenziato l’approccio innovativo della Fase II che avrà sia un ruolo critico da coordinatore a livello regionale che la flessibilità necessaria per adattarsi alle realtà e ai bisogni locali e nazionali nei sette Paesi del progetto (Algeria, Egitto, Giordania, Libano, Marocco, Palestina e Tunisia). Yasmina Taya, rappresentante del consorzio WBA in Algeria, ha confermato che il network creato durante la Fase I ha contribuito a migliorare l’efficienza del suo Paese sia a livello statale che regionale ed una Fase II permetterà di avere un impatto ancora più grande.