Project Title |
Support to Mozambique’s SMEs in Investment Promotion |
Country |
Mozambique |
Government Coordinating Agency |
Italian Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation |
Implementing Agency |
UNIDO ITPO Italia |
Main Local Counterpart |
Centre for the Promotion of Investments – CPI/p> |
The objective of the project is to support the Mozambican Government to increase local and national production and improve the competitiveness of local SMEs through technology transfers and investment promotion, with a focus on agro industry. The project aims at encouraging productivity, facilitate job creation, occupational health and safety and environmental sustainability through global partnerships and in alignment with ISID – Inclusive and Sustainable Industrial Development.
Specifically, the project seeks to:
The main target group is represented by Mozambican SMEs, with a special focus on women. Projects from a number of SMEs are going to be promoted to the Italian business community in order to find potential partners for investments and joint-ventures, as well as technology transfer and capacity building opportunities to increase production and create businesses opportunities.
UNIDO ITPO Italy will promote investment opportunities, innovation and best practices, as well as efficient technologies to improve SME competitiveness and increase productivity in Mozambique, namely in the Beira, Nacala and Zambézia economic corridors. UNIDO ITPO Italy will act as an honest broker in the identification and formulation of investment projects in Mozambique and will promote them through its network and amongst the Italian and International business communities.
The project focuses mainly on supporting local SMEs and institutions though the participation to trade fairs, country presentations, training and direct business-matching. UNIDO ITPO Italy will liaise with Italian companies and business associations and carry out follow-up activities to ensure interaction between the linked counterparts.
Il settore agricolo, per il Mozambico, è un’assoluta priorità.
Il Mozambico ha una superficie di 36 milioni ettari di terra arabile di cui gran parte non è coltivata, ha un’enorme offerta di terreni fertili e di condizioni climatiche che permettono di far crescere una vasta gamma di culture. È attraversato da circa 60 fiumi, anche se solo il 3% della superficie totale è irrigata.
L’agricoltura impiega la maggior parte della popolazione ma l’industria agroalimentare è quasi inesistente, ed i principali prodotti alimentari trasformati vengono importati dai paesi limitrofi, in particolare dal Sudafrica.
Secondo gli ultimi dati ufficiali disponibili le principali colture di base sono la manioca, il mais, il sorgo, le arachidi, il riso, i fagioli e il miglio. Le coltivazioni per il mercato comprendono la canna da zucchero, il cotone, gli anacardi, il tabacco, il tè, il cocco, gli agrumi e il girasole, per le quali manca tuttavia, a livello locale, un appropriato processo di trasformazione e di imballaggio dei prodotti che ne permetta la commercializzazione e l’export. A tali culture si aggiungono la produzione forestale, i crostacei ed altri prodotti ittici ed i prodotti avicoli.
I principali prodotti agro-alimentari esportati dal Mozambico, sono, in valore, il tabacco, la canna da zucchero, gli anacardi, il legname, i gamberi e le aragoste ed il cotone.
Inoltre la Costituzione della Repubblica Mozambicana stabilisce che l’agricoltura è la base dello sviluppo nazionale. Lo stato incentiva ed appoggia la produzione del settore famigliare ed incoraggia i contadini ben come i lavoratori individuali ad organizzarsi in forme più avanzate di produzione. È ben visto il modello delle cooperative e la struttura agricola è compatibile con quella italiana.
Le tematiche sviluppate da UNIDO ITPO Italy volte ad integrare lo sviluppo agroindustriale con l’inclusione sociale e la sostenibilità ambientale con i temi dell’innovazione sono in linea con i programmi del Mozambico; “Dalla tradizione all’innovazione: nutrire le vite, coltivare i sogni”, questo il tema della partecipazione del Mozambico a Expo Milano 2015, all’interno del Cluster Cereali e Tuberi.
Il governo, nella prospettiva di promuovere il settore agrario del paese, ha adottato diversi programmi e piani di sviluppo. In questo contesto ha creato alcuni strumenti di orientamento del settore, quali:
Il Piano Strategico per lo Sviluppo del Settore Agrario è un piano che si inquadra negli strumenti del sistema nazionale di pianificazione con una visione a medio lungo termine per sviluppare il sistema agrario.
Il PEDSA si pone l'obiettivo di creare un quadro armonizzato per guidare le decisioni ed accelerare la competitività agraria di forma sostenibile.
Le sue attività principali si basano sulla: a) creazione e trasferimento di tecnologie, b) integrazione della produzione agraria con le attività di lavorazione e di commercializzazione che aggiungono valore ai prodotti agricoli, settore pesca e forestali. c) gestione sostenibile delle risorse naturali .d) rafforzamento delle istituzioni agrarie.
Il PEDSA, individua sei “corridoi” di sviluppo agricolo (Pemba-Lichinga; Nacala; Vale do Zambese; Beira; Limpopo; Maputo), e per ciascuno di questi indica le specifiche produzioni agricole che potrebbero essere oggetto di nuovi investimenti.
Il Piano, inoltre, individua 12 “catene di valore” strategiche per il Paese (riso, soia, mais, banana, anacardi, canna da zucchero, manioca, cotone, frutta e verdure, legname, pollame, allevamento di bestiame), di queste, le produzioni di riso, soia, mais e banana sono considerate prioritarie e offrono già, pertanto, concrete opportunità d’investimento:
La visione per il settore agrario a medio/lungo termine è di sviluppare un settore prospero, competitivo, equo e sostenibile. L’obiettivo fondamentale è contribuire alla sicurezza alimentare, e all’aumento della produzione agraria orientata al mercato, di forma rapida, attraverso il miglioramento dei servizi e delle infrastrutture.
I gruppi target sono i piccoli e medi produttori. Gli obiettivi strategici specifici sono:
Per il Piano Nazionale di Investimento del settore agrario, le colture alimentari prioritarie sono il mais, riso, fagioli, manioca, patate, grano, pomodori, patate-dolci; e le colture di rendimento prioritarie sono l’anacardo, cotone, soia, semi di sesamo e tabacco.
Nel quadro del PNISA il Governo mozambicano ha adottato numerose misure mirate (basso costo della terra, in particolare leasing cinquantennale a 1 USD all’anno per ettaro, esenzioni tariffarie per l’importazione di macchinari e apparecchiature, agevolazioni fiscali per i passaggi di proprietà, riduzione dell’imposizione sul reddito delle imprese al 2% fino al 2015 e al 5% fino al 2025) e un ambizioso Piano d’investimento nel settore agricolo e della pesca, del valore di 4,3 miliardi di USD.
Il PNISA è finanziato per il 21% dai Paesi donatori, il cui apporto è tuttavia destinato a ridursi nel tempo. Il Governo mozambicano dovrà essere in grado di coprire il restante 79% del fabbisogno, pari a 3,4 miliardi di USD, assicurando una efficiente gestione del debito e una corretta pianificazione degli investimenti.
Il PDDA per il periodo del 2013-2020 è uno strumento di implementazione del Piano Strategico dello Sviluppo del Settore Agrario (PEDSA) con carattere multi-settoriale, è parte integrante del processo di pianificazione del governo, coordinato dal Ministero dell’Agricoltura (MINAG), con la finalità di promuovere lo sviluppo dell’agro business, partecipare all'evoluzione socio-economica del paese e combattere la povertà.
Il Mozambico è un paese con ritmi di crescita tra i più alti del mondo, con politiche e strategie nel settore agrario ed un quadro legale sugli investimenti tra i più avanzati nella regione del SADC.
A seguire le caratteristiche principali che fanno del Mozambico un’interessante destinazione per gli investimenti:
Il settore privato, in particolare, ha l’interesse nello sviluppo di catene di valore finalizzate a:
Tra i progetti di investimento con maggiore potenziale si segnalano:
I rapporti tra Italia e Mozambico sono molto intensi, fin da quando questo Paese conquistò l’indipendenza, nel 1975, e sono stati caratterizzati in questi decenni da un ampio programma di cooperazione allo sviluppo e dal ruolo di mediazione svolto dall’Italia nel processo di pace che pose fine alla lunga guerra civile attraverso il trattato di pace firmato a Roma il 4 ottobre 1992.
Inoltre il Mozambico è il maggior destinatario di aiuti Italiani nel Continente, sotto il profilo della cooperazione e dello sviluppo. L’Italia e il suo tessuto sociale sono tradizionalmente legati a questa nazione, come dimostra anche il concreto impegno sul territorio e l’attenzione allo sviluppo di durature relazioni bilaterali, anche alla luce della complementarietà delle economie dei due paesi.