Nome completo | Repubblica Islamica della Mauritania |
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Capitale | Nouakchott |
Moneta | Ouguiya (MRO) |
Lingue ufficiali | Arabo |
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L'economia è stabile e caratterizzata da una crescita stimata del 6.4%. La crescita è maggiormente guidata dalla ripresa del settore ittico e da un solido settore minerario, che compensano la scarsa produzione energetica ed industriale. L'attuazione di politiche di sviluppo strutturale, ha permesso all'economia di reggere la caduta del prezzo del ferro e dell'oro e la scarsità idrica del 2014.
La Mauritania ha inoltre compiuto progressi per ridurre la povertà, rafforzando il tessuto di sicurezza sociale ed investendo in progetti chiave per colmare il gap infrastrutturale, tuttavia molti sforzi devono ancora essere compiuti. Nonostante i positivi cambiamenti della situazione economica attuale, notevoli sfide economiche rimangono aperte riguardo una maggiore crescita inclusiva, con una speciale attenzione alle diseguaglianze, per lo più la disparità geografica tra la grandezza del paese e la forte crescita demografica (6.44% annua) nella capitale, Nouakchott, in cui vive più di un quarto della popolazione totale. Questo aspetto chiarisce l'importanza di politiche di bilanciamento territoriale come mezzo per ridurre le disparità regionali.
Settore Ittico. Il settore ittico è uno dei settori più importanti per l'economia del Paese. Le particolari condizioni climatiche permettono alla Mauritania di essere considerata uno dei paesi con aree costiere maggiormente produttive. Il maggior centro economico del Paese, Nouadhibou, è sede di pesca industriale e artigianale, ed è considerato un centro strategico per la sua posizione geografica ma anche perchè è il centro decisionale del paese. Il fenomeno della risalita di acque profonde rende Nouadhibou una delle regioni più ricche al mondo in termini di risorse ittiche. La Mauritania è considerata una delle poche aree al mondo in cui il settore ittico presenta ancora importanti margini di crescita.
Per sfruttare a pieno il potenziale di Nouadhibou, il Governo della Mauritania nel 2013 ha inaugurato una Free Zone nella regione. L’obiettivo strategico del progetto è quello di attrarre gli investimenti esteri e contribuire al consolidamento di partnership per colmare il gap infrastrutturale e favorire lo sviluppo di un centro ad alto valore aggiunto per il settore ittico.
La creazione di questo distretto strategico per la pesca è il pilastro fondamentale del programma di ottimizzazione del settore ittico del paese: tramite l’integrazione verticale della filiera contribuirà allo sviluppo dell’intera regione, allo sfruttamento del suo potenziale naturale e alla trasformazione dell’industria ittica. L’obiettivo socio-economico è quello di massimizzare il valore aggiunto derivante dall’intera filiera e per la sua realizzazione richiederà lo sviluppo di infrastrutture appropriate, di attività di formazione e di siti di deposito e stoccaggio dei prodotti.
L’Unione Europea e la Repubblica Islamica della Mauritania hanno concluso un accordo che permetterà ai pescherecci europei di operare nelle acque della Mauritania per quattro anni. Questo nuovo accordo ufficializza decenni di cooperazione nell’ambito della pesca. Le navi europee potranno pescare in Mauritania gamberetti, tonno e pesce oceanico fino ad un massimo di 281.500 tonnellate l’anno. L’Unione Europea investirà 59.125 milioni di euro nel progetto, destinandone una parte (4.125 milioni) al supporto delle comunità locali in Mauritania.
L’accordo permetterà inoltre ai pescherecci europei di avere accesso alle acque di terzi paesi. In cambio le Istituzioni Europee supporteranno misure e attività di conservazione ambientale, contribuendo allo sviluppo sostenibile del settore ittico locale, contrastando la pesca illegale e non-regolamentata.